Diario di una missione 22: Andiamo avanti!
Cari amici, dopo tanto tempo voglio riprendere il mio diario, scritto da me. In queste pagine trovate alcuni dei miei scritti principali già pubblicati su facebook, risistemati e corretti. Veramente non ho il tempo per scrivere un vero diario. Ma confido nella vostra comprensione. Chi mi segue su facebook (1.800 amici) già potrebbe aver letto queste notizie. Per altri amici e per tutti riunisco questi tre mesi (giugno-luglio-agosto 2013) in questa puntata 22 del diario. Una puntata segnata da gioie e sofferenze. Ringraziamo il Signore per le gioie, proviamo a mettere nelle mani del Padre di ogni misericordia le sofferenze. E andiamo avanti! Don Ivo
2 Giugno 2013
Bellissima giornata a Bigene: abbiamo celebrato la festa del Corpus Domini e tenuto l’incontro formativo con i catechisti e gli animatori della catechesi nei villaggi. Una cinquantina di persone che hanno anche pranzato con 10 chili di riso con carne di mucca e ceci. Nella foto la distribuzione del cibo sotto il portico di “casa foggia”. Don Marco è molto disponibile ad aiutare tutti, assieme a suor Nella e a suor Merione. Si vede anche la mia brava cuoca, di nome Neia (la signora in primo piano).
Una bellissima giornata vissuta in comunione, guardando la nostra situazione con le nostre difficoltà e con le nostre speranze. Insomma: sono proprio felice. Però...... c'è un però!
Lo devo dire: c'è un però!!!
Non è che voglia fare la malalingua, ma tutti si sono accorti del mio "nuovo" problema, dovuto alla convivenza con questo "bravo figliolo"......
Avete visto che pantaloni sta usando lui??? Ve li ricordate? Ve lo dico io! Quei pantaloni che lui indossa con tanta disinvoltura..... SONO I MIEI!!!
Sì, avete letto bene. Don Marco usa i miei pantaloni. Con tutta una disinvolta semplicità si è presentato a colazione con i miei pantaloni, e al mio severo richiamo ha affermato che li ha trovati nell'armadio, e quindi li ha indossati. E noncurante del caffè che mi stava andando di traverso, ha continuato a usarli per tutto il giorno, come se niente fosse....
Sono preoccupato: devo chiudere a chiave il mio armadio! La pace è finita! Alleluia!
Oggi compio anche 50 anni. Veramente! Il 2 giugno 1963, nella chiesa (vecchia) di Cervarese S. Croce, con l'indimenticabile parroco don Angelo Berto, ricevevo la mia Prima Comunione. Oggi celebro 50 anni con Gesù Eucaristia, e li celebro nella festa del Corpus Domini, da parroco, nella mia comunità di Bigene. E siccome oggi sono particolarmente felice, sono io che oggi prego per tutti voi!
3 Giugno 2013
Cari amici, devo partire per Padova, sperando di poter arrivare in tempo... Domani a Bissau, domani notte volo per Lisbona, poi per Milano. Una preghiera per la mia cara sorella Jole. Se la merita. E anche per i suoi familiari. Affidiamo sempre la vita dei nostri cari, e di noi stessi, alla misericordia e alla salvezza del Padre nostro.
6 Giugno 2013
Sono a Montecchio Maggiore (Vicenza). Sto per andare a Padova, all'ospedale, in visita a mia sorella. Il viaggio Bissau-Lisbona-Milano è andato bene. I prossimi saranno giorni di offerta al Signore della nostra vita. Penso anche agli amici di Bigene, che venerdì avranno la grande festa della parrocchia, nel giorno del Sacro Cuore.
Vi ringrazio di tanta preghiera. Ringrazio il Signore e ringrazio voi tutti. Ho potuto rimanere alcune ore accanto a mia sorella: ho avuto la sensazione che mi stesse aspettando. Ha ripreso forze dopo la gravissima crisi respiratoria di lunedì scorso. Rimane una situazione grave. Ma il suo sorriso nel vedermi è un grande dono del Signore. Per lei e per me. Grazie. Che il Signore vi benedica.
9 Giugno 2013
Celebro la S. Messa nel duomo di Montecchio Maggiore (Vicenza). Ringrazio ancora i tanti amici che accompagnano la mia famiglia con la preghiera. Mia sorella Jole, e tutti noi, siamo sostenuti dalla vostra comunione di fede. Offro la mia Eucarestia per lei e per i miei fedeli di Bigene.
16 Giugno 2013
Che bella celebrazione oggi, nel duomo di S. Vitale a Montecchio Maggiore (Vicenza)! Una S. Messa con 8 battesimi, e tra loro ben 3 bambini di pelle nera. Che gran dono la fede. Penso ai miei bambini di Bigene, che non sono figli di cristiani, ma che mi vengono sempre appresso... Che gran dono la fede! In Italia la fede è possibile a chiunque. A Bigene no.
Gioia nel partecipare alla vita nuova di questi bimbi e delle loro famiglie. Ma anche una sofferenza interiore: quanto è grande il cammino missionario da compiere a Bigene....
E poi quel Vangelo. Disarmante. Sconvolgente. Da rompere le pietre e scardinare i cuori, quando Gesù afferma che "molto le è perdonato perché molto ha amato".
Devo amare. Devo amare di più.
2 Luglio 2013
Sarà vero che finalmente in Guinea Bissau ci saranno le elezioni il 24 novembre? Saranno libere e democratiche? Nonostante tutto e tutti, lo speriamo.
4 Luglio 2013
Penso ad Andrei, figlio di Alfredo e Neia, che da Bigene andrà alla GMG tra pochi giorni: sarà una delle esperienze più grandi della sua vita, e ne sono particolarmente felice.
5 Luglio 2013
“La fede appariva come una luce illusoria, che impediva all’uomo di coltivare l’audacia del sapere. Il giovane Nietzsche invitava la sorella Elisabeth a rischiare, percorrendo «nuove vie…, nell’incertezza del procedere autonomo». E aggiungeva: «A questo punto si separano le vie dell’umanità: se vuoi raggiungere la pace dell’anima e la felicità, abbi pur fede, ma se vuoi essere un discepolo della verità, allora indaga». Il credere si opporrebbe al cercare. A partire da qui, Nietzsche svilupperà la sua critica al cristianesimo per aver sminuito la portata dell’esistenza umana, togliendo alla vita novità e avventura. La fede sarebbe allora come un’illusione di luce che impedisce il nostro cammino di uomini liberi verso il domani".
Ma è proprio così? La fede si oppone alla ragione?
Le risposte le trovi in "Lumen Fidei", l'enciclica di Papa Francesco (su note di Benedetto XVI) uscita oggi. Consiglio a tutti questa lettura! È ora di trasformare lo spontaneo sentimento di accoglienza, che proviamo nel guardare Francesco, in una nostra reale adesione al suo magistrale insegnamento.
8 Luglio 2013
Ti presentiamo, Signore, l'anima della nostra sorella Jole.
Accoglila nella Tua pace eterna, in compagnia degli angeli e dei santi. Amen.
“Quei nostri fratelli e sorelle cercavano di uscire da situazioni difficili per trovare un po’ di serenità e di pace; cercavano un posto migliore per sé e per le loro famiglie, ma hanno trovato la morte. Quante volte coloro che cercano questo non trovano comprensione, non trovano accoglienza, non trovano solidarietà! E le loro voci salgono fino a Dio!” (Papa Francesco a Lampedusa)
11 Luglio 2013
Ringrazio tutti coloro che hanno dimostrato la loro partecipazione al dolore per la scomparsa terrena della sorella Jole. Desidero ringraziare in modo particolare le comunità parrocchiali di Torre e di Cervarese Santa Croce (Padova), i loro parroci e i loro fedeli. Ho sentito vera la vostra partecipazione, fatta di fede e di preghiera. Con voi ho sentito la Chiesa che accompagna la vita dei suoi figli. E ringrazio il Signore di essere parte di questa Chiesa.
20 Luglio 2013
Carissimo don Marco Camiletti, ho un sacco di belle notizie da darti:
1. I dottori di Bor, che adesso sono a Padova, mi hanno dato tante medicine e tanto altro materiale sanitario indispensabili alla clinica dei bambini di Bor. Alcuni sono proprio dei salvavita di cui hanno bisogno con la massima urgenza. Quindi ho quasi riempito una valigia di questo materiale importantissimo. E sono felicissimo di aiutare in questo modo i bambini ammalati della Guinea-Bissau, rinunciando a mettere in valigia altre cose.
2. Ho trovato posto, in valigia, anche per il tuo materiale che mi hanno già consegnato i tuoi genitori. E ci sta tutto. Sei contento? Beh.... tutto tutto no! Sono indeciso se lasciare a terra il filo per l'antenna o il set per il trapano. Però il resto, compresa la scimmietta di peluche, ci sta tutto.
3. L'ultima bella notizia è che non ci sta più niente. Anzi, devo togliere altre cose.... E così, hai presente quelle buone soppressate di salame che ti piacciono tanto? E quei taralli di Cerignola che sono così friabili che si mangiano da soli? Niente. Niente di niente. Non mi rimane spazio nemmeno per il provolone che ti avevo promesso. Nemmeno per un formaggino! Come? Non hai capito qual è questa bella notizia? Ma è facile! Quando torno, con due valigie e uno zaino pieno di tante cose ma niente da mangiare, .... ci mettiamo tutti e due a dieta! Non ti pare una buona notizia? Ciao bello, aspettami!
26 Luglio 2013
Dall'omelia di Papa Francesco alla festa di accoglienza dei giovani a Rio de Janeiro:
"La fede compie nella nostra vita una rivoluzione che potremmo chiamare copernicana: ci toglie dal centro e mette al centro a Dio; la fede ci immerge nel suo amore che ci dà sicurezza, forza, speranza. Apparentemente sembra che non cambi nulla, ma nel più profondo di noi stessi cambia tutto. Quando c'è Dio, nel nostro cuore dimora la pace, la dolcezza, la tenerezza, il coraggio, la serenità e la gioia, che sono i frutti dello Spirito Santo; allora la nostra esistenza si trasforma, il nostro modo di pensare e di agire si rinnova, diventa il modo di pensare e di agire di Gesù, di Dio. Cari amici, la fede è rivoluzionaria e io oggi ti chiedo: sei disposto, sei disposta e entrare in quest’onda rivoluzionaria della fede? Solo entrando in quest’onda la tua giovane vita acquisterà senso e così sarà feconda!".
Cinque anni. Sono arrivato in Guinea-Bissau il 26 luglio 2008. Sono volati..... e spero di farne tanti altri..... (Nella foto: i miei primi piccoli amici di allora: si riconoscono Felipe, seduto sulla mia gamba, e Bemvindo, con maglietta giallo-blù)
27 Luglio 2013
Ho voglia di spiaggia, ho voglia di una spiaggia, ho voglia di PAPACABANA !!!!
PAPACABANA...... il posto più emozionante al mondo! Voglia di PAPACABANA... rimani con me!
28 Luglio 2013
"ANDATE, SENZA PAURA, PER SERVIRE"
Il centro dell’omelia di Papa Francesco al termine della GMG. Da rileggere attentamente, se sei giovane! Se non sei giovane, ti farà ringiovanire!
30 Luglio 2013
Ciao Italia e amici italiani. Sono a Fiumicino: valigie consegnate e in attesa del volo per Lisbona. A tutti: GRAZIE della vostra amicizia, delle condivisioni, delle preghiere e degli aiuti per la Missione di Bigene. Che il Signore doni gioia e pace, e buona fede a tutti. Come direbbe Papa Francesco: metteteci la fede, e la vostra vita splenderà come un sole africano!
A Lisbona. Viaggio tranquillissimo, quasi noioso.... Non ho ancora trovato nessun missionario guineense in viaggio con me.... Allora rivolgo la parola a una bella signora di buona età che mi sembra guineense: dal colore della pelle e dal passo. La signora porta in cucina i piatti lasciati sui tavolini di un ristoro portoghese dell'aeroporto. Le dico: "Alin lì!" (Eccomi qui!), e lei mi risponde con un sorriso di circa 70-80 denti bianchissimi!
E chi trovo all'aeroporto di Lisbona che aspetta il volo per Bissau??? ANDREI, con i ragazzi della Guinea-Bissau in arrivo da Rio. Eccolo, il primo a destra, con la bandiera in mano e la maglia verde della GMG. Felicissimo del viaggio. Mi fa vedere le foto del Papa, scattate da due metri di distanza! Ha cambiato volto: è radioso e contentissimo..... E immaginate la mia gioia.... sono più in alto delle stelle!!! Questo è un viaggio che rimarrà nella mia storia.
Eccoci tutti assieme, pronti a rientrare a Bissau: mi sembra quasi di provenire da Rio......
Però! Che bei ragazzi...... i migliori di tutta la GMG.
31 Luglio 2013
Ore 2.00. Siamo fermi dentro l’aeroporto di Lisbona. Il volo per Bissau è stato annullato a causa delle condizioni atmosferiche a Bissau. Così hanno deciso gli esperti di meteorologia della TAP, la compagnia aerea del Portogallo. Ci vogliono trasportare in un hotel della città, in attesa di un altro volo per Bissau, ma c’è prima da risolvere un piccolo problema: i giovani amici della Guinea-Bissau, provenienti da Rio, non hanno il permesso di ingresso in Portogallo. Rimango con loro, in attesa di capire cosa può accadere: mi vergogno di essere europeo!
Siamo dentro un ufficio della polizia di frontiera per ricevere il visto (non per me, ma per ognuno di loro). Prima di noi ci sono una ventina di Ucraini in attesa di ricevere anche loro un visto di ingresso. In due ore la polizia è riuscita a dare il visto a due Ucraini. Risultato: prevedo che passeremo qui tutta la notte. La ragazza assistente della TAP è sparita, il capo polizia, a una mia richiesta, mi guarda dall’alto al basso, dicendo che lui sta lavorando.
I ragazzi crollano a terra dalla stanchezza: sono in viaggio da 40 ore. Mi preparo anch’io a sdraiarmi accanto a loro, nel corridoio accanto a questa veloce polizia.
Certo che la TAP ha chiuso con me. Royal Maroc, che collega Roma con Casablanca e poi Bissau, è molto più affidabile.
Per la cronaca: a Bissau vi è stata una semplice pioggia, senza vento. Alle 9 di sera, quando il volo doveva partire da Lisbona, a Bissau si vedevano le stelle.
I miei ragazzi crollano dal sonno? Ma per i Guineensi non c'è problema: basta una piccola copertina, e si dorme in ogni luogo.....
Eccoci tutti, attorno ai fratelli dell'Ucraina. Non riusciamo a comunicare con loro, e non riesco a dirvi la loro storia. Però, dico io: capisco che ci sono leggi da rispettare, ma era proprio necessario fare tutta questa inutile attesa e poi rilasciare un visto a tutti senza verificare nessuno??? Non si lasciano a terra le persone, per ore senza acqua e senza ristoro, senza alcuna assistenza. Le persone sono persone, in qualsiasi luogo vivano, con qualsiasi colore e lingua, cultura o religione. Non dimenticherò facilmente questa storia. I ragazzi sono ragazzi: a loro passa in fretta. Sono più bravi di me! In loro c'è serenità. Ma a me rimane una grossa fatica dentro. Qual è stato il nostro errore? Nessuno. E siamo stati trattati in questo modo....
Penso che il capo della polizia si sia impietosito (o qualcosa del genere) quando gli ho ridetto che io ho il passaporto della Comunità Europea, e sono il missionario che lavora nella terra di questi ragazzi. E non li posso lasciare lì da soli. Quindi mi sono buttato a terra anch'io con loro, a meno che lui non avesse altre alternative per tutti. Mi ha lasciato a terra solo un'ora.... Ovviamente non dormivo, e sbirciavo con l'occhio: vedevo agitazione dentro l'ufficio.... ha messo il timbro di ingresso a tutti, compreso un ragazzo nigeriano che si era infilato in mezzo a noi. E senza chiedere verifiche a nessuno.
Poi avventura con i taxi fino all'hotel Metropolitan: chi paga i taxi? La ragazza della TAP è sparita, i ragazzi di Rio non hanno in tasca nulla di nulla.... Penso di non comportarmi da sacerdote paziente: alzo la voce con i 5 taxisti tentando di spiegare loro la situazione assurda. Immaginate come va a finire: a gridare in strada, alle 4.30 di notte, senza nessuno che possa farci un minimo di assistenza..... Beh, non prendo per il collo nessuno. E uso quella famosa offerta di chi mi ha detto: "Sai tu come devi usarli". E li uso!
Poi ci prendiamo anche a risate in faccia, tra noi Guineensi, quando si tratta di aprire le porte delle stanze con la scheda magnetica dell'albergo. Ridiamo proprio di gusto (penso che ne svegliamo tanti....). Mi dicono: “Ma come fate voi Europei ad aprire le porte con un pezzo di plastica???”.
ore 8.30. La sveglia è suonata. Siamo andati a letto alle ore 5.00 circa.
Adesso devo scendere per vedere cosa fanno i giovani. Immagino che siano tutti a letto. Ma ricordo bene le parole di Papa Francesco ai sacerdoti: "Dovete annusare le pecore". Vado ad annusare pecore e caffè!
I miei ragazzi desiderano vedere il volto di mia sorella. Se conosci il volto di una persona, conosci la persona (così è nella loro cultura). Adesso si sentono molto più partecipi alla scomparsa terrena di Jole.
1 Agosto 2013
Arrivato a Bigene. Dio sia lodato! La festa dei bambini dei villaggi, i giovani che alzano le braccia per salutarmi, l'anziano che corre verso la macchina per darmi la mano di benvenuto.... La Guinea-Bissau è uno dei paesi più poveri al mondo. Bigene è una delle terre più povere della Guinea-Bissau. Ma questi poveri tra i poveri sanno amare. Non hanno niente, ma sanno amare. C'è da imparare, ve lo assicuro!
E poi la pioggia che sta scendendo, con la consapevolezza che ogni goccia di acqua è una benedizione di Dio per la mia gente. Anche Dio ama!!!
5 Agosto 2013
Villaggio di Kapal. Questo è un pozzo restaurato dalla Caritas della Germania. Il pozzo precedente era inservibile. Adesso tutto il villaggio può portare acqua al grande orto comunitario. Il capovillaggio di Kapal guarda con soddisfazione il secondo pozzo che la sua gente usa per le proprie necessità. Il primo, nuovo, per bere e lavarsi. Questo, restaurato, per coltivare l’orto comunitario, indispensabile per la nutrizione di tutti gli abitanti.
Da quando sono arrivato a Bigene, vi sono varie persone che vengono a "casa foggia" per fare i "mantenha di tchuru": letteralmente "saluti del pianto". Significato: le condoglianze, per la scomparsa di mia sorella. Non mi aspettavo questa partecipazione così attenta, segno di una condivisione importante nella loro vita. Anche alcuni musulmani sono venuti a farmi questo saluto. Devo stare più attento a quando muore qualche familiare delle persone che conosco. Non è semplice: in questa terra è una battaglia quotidiana per vivere e lottare contro la morte. I defunti sono tanti, ce ne sono quasi tutti i giorni.
E per ricordare che la vita è legata a un filo, oggi primo funerale al villaggio di Kapal. Un bambino di poco più di un anno. Ieri giocava, alla sera è arrivata la febbre, questa mattina i genitori lo volevano portare al vicino centro medico di Samine (in Senegal), ma il piccolo Marsel è morto per strada. L’hanno rivestito con un bel completino azzurro, di quelli che sono arrivati nel container da Foggia e che avevamo distribuito con don Marco nel villaggio. Ciao Marsel, saluta in Paradiso mia sorella e tutti i nostri cari defunti. Adesso vai a giocare con gli angioletti.
6 Agosto 2013
Lo spettacolo del mio giardino africano, visto da sotto la veranda di casa. Vedere le piante che crescono con l'acqua che scende dolcemente dal cielo. Questa è pace... Auguro anche a voi un’estate di pace. Basta poco: guarda che cose belle ha fatto il Signore nella natura!
Una valigia è arrivata a Bissau. Quella importante con le medicine per i bambini della clinica di Bor (materiale salvavita) e altre cosette di don Marco (cose adatte solo a lui...). Aspettiamo la valigia più grande, quella con le mie braghe nuove comprate al mercato (anche questa è importante!) e le ciabattine nuove per “casa foggia”.....
S. Antonio (da invocare quando perdi qualcosa....): “Si quaeris miracula, mors, error, calamitas, daemon, lepra fugiunt, aegri surgunt sani….” mettici la mano tu, visto che vieni da Lisbona!!!
7 Agosto 2013
E' arrivata anche la seconda valigia, quella con le mie cose..... S. Antonio: che potenza!!!
Ospiti in arrivo a Bigene. Sabato e domenica saranno con noi il Vescovo di Bissau, dom José, un sacerdote di San Severo (Foggia) e quattro amici di Foggia, tra cui Alba Mazzeo.
10 Agosto 2013
Villaggio di Mansacunda ovest. Il pozzo offerto dalla comunità parrocchiale di S. Giovanni Battista (Foggia) è terminato e in funzione. La foto non è delle migliori: l'ho scattata sotto l'acqua... Ma la condivido perché vi sono presenti i testimoni di questa realizzazione: (da sinistra) Alessandra Corrado, Alessandra Fragella e Alba Mazzeo. Provenienti da Foggia, possono testimoniare di questa bella realizzazione edificata con l'aiuto dei concittadini. Nella foto c'è anche Antonio, aiuto catechista del villaggio di Masasu: non è proprio sorridente, considerando che lo sto tenendo sotto l'acqua per scattare la foto. Merita questo fratello: diventerà uno dei prossimi catechisti della missione. Pregate per lui.
11 Agosto 2013
Bigene, cortile della casa delle suore: una visita veloce, ma molto gradita. Ospiti della Missione di Bigene (da sinistra): don Dino D'Aloia (San Severo, Foggia), suor Nella, suor Merione, Alessandra Fragella (Foggia), Alessandra Corrado (Foggia), Dom José (Vescovo di Bissau), Jean Claude (Belgio, costruttore delle nostre abitazioni, della scuola, del centro nutrizionale) e Alba Mazzeo (Foggia). Le visite ai villaggi di Masasu e Mansacunda ovest sono state occasione di nuove scoperte e di edificazione reciproca. La celebrazione a Bigene, i pasti conviviali e l’amicizia tra tutti noi ci confermano che sono state due belle giornate, vissute nella comunione e nella scambievole testimonianza. Tanti auguri per la vostra permanenza in Guinea-Bissau.
15 Agosto 2013
Arriva direttamente dall'Egitto, dalla città di El Fayoum, la testimonianza, molto dura, di un caro amico sacerdote egiziano, amico e conoscente di tanti amici di Foggia. Preghiamo per don Marco e per la sua comunità. E per il popolo egiziano. Queste sono le sue parole:
“La pace di Cristo.
Prima di tutto sto bene di salute. Ma stiamo soffrendo perché l'Egitto sta bruciando. Nella città di Fayoum, in cui viviamo, ci sono Tre chiese bruciate. Più di 40 giovani morti. E più di 100 macchine erano per le strade sono rotti. Purtroppo anche la mia macchina era con loro è stata bruciata, perché parcheggiata fuori dalla chiesa. I Fratelli Musulmani vogliono bruciare tutto l'Egitto, in particolare i cristiani. È venuto a noi minacciando di bruciare la chiesa. ma grazie i nostri giovani, stanno con me guardiamo la chiesa. Sono triste per i giovani che sono morti. Io non sono triste per la masterizzazione o di schiacciamento, ma triste per la mentalità egiziana che ora è cambiata.
Per le nostre Perdite cattoliche in Fayoum: 3-4 giovani sono morti; hanno bruciato la Scuola dei Padri Francescani; hanno bruciato 3 auto e un autobus della scuola di questi la mia auto ancora. Prega per noi”.
17 Agosto 2013
Ci risiamo.... Il capo dei militari dice che ci saranno problemi per le elezioni in programma a novembre. Il vero problema è lui!
Intanto a Bigene il nostro catechista DJAMBA ha la moto nuova, appena sfornata.... Dopo averla acquistata a Farim, è subito venuto a farmela vedere, tutto felice. Beh, l'aiutino lo abbiamo dato.... Sono 5 anni che parlava della moto. Anzi, ne parlava anche a tutti gli amici che sono venuti a Bigene! Adesso, con questa bella moto cinese, potrà raggiungere tutti i villaggi per annunciare la Parola di Dio, e noi missionari resteremo a casa con tranquillità. O forse no?
20 Agosto 2013
Grossa quantità di medicine acquistate nella Farmacia Centrale di Bissau. In questo periodo di grandi piogge aumentano le malattie e le infermità. Il servizio della rivendita dei farmaci diviene sempre più un prezioso aiuto per la cura degli ammalati di Bigene e dei suoi villaggi. Le medicine vengono rivendute presso il Centro di Recupero Nutrizionale della missione allo stesso prezzo con cui sono acquistate. E se qualche ammalato non ha nemmeno quei pochi denari, gli vengono donate. Non sono molto costose (le medicine arrivano a Bissau con l’aiuto di organizzazioni mondiali, sono quasi tutte prodotte in India), ma a volte capita che anche quei pochi denari necessari diventino un problema serio per gli ammalati. 300 euro spesi bene: non mi interessa se rientrano tutti, mi interessa aiutare gli ammalati.
Potete seguire informazioni dettagliate su questo progetto rivolto ad aiutare gli ammalati, in particolar modo i bambini denutriti e le loro mamme, su questa pagina del nostro sito:
http://www.missionaridibigene.it/report-centro-nutrizionale.html
23 Agosto 2013
Inizi la preghiera di consacrazione durante la S. Messa. Sei concentrato in quelle sacre parole che portano Dio sopra un piccolo tavolo della tua chiesetta, in adorazione dell'avvenimento di Cristo assieme ai tuoi fedeli, e dalla strada davanti alla chiesetta i bambini musulmani ti vedono e ti riconoscono. E iniziano a chiamarti per nome, e poi cantano la tua canzone di festa.....
A Bigene succede.....
La foto è dell’agosto 2012. Passo del Moncenisio (Francia), vacanza con il Vescovo, seminaristi e giovani sacerdoti di Foggia.
Ogni giorno ringrazio Mons. Francesco Pio Tamburrino: è lui che ci ha mandato, me e don Marco Camiletti, missionari a Bigene. E tutta Bigene è riconoscente.
Altri ospiti in arrivo a Bigene. Saranno con noi quattro amici italiani che stanno seguendo un programma organizzato dal Centro Missionario Nazionale della Chiesa italiana. Amici di Gaetano Nino Santoro, con i quali dovevamo organizzare una presenza a Bigene ben consistente, ma che il mio improvviso viaggio in Italia non ha permesso fosse più duratura. Comunque, pur velocemente, saranno ben accolti da tutti noi.
25 Agosto 2013
Ecco i nuovi amici arrivati a Bigene attraverso il canale di Missio: (da sinistra) Jacopo Zennari (Venezia), Silvia De Toffol (Belluno), Franca Latini (Firenze) e Daniele Manzo (Milano). Qui siamo a Samine, in Senegal, in visita alla missione più vicina a Bigene, davanti all'ingresso della chiesa. Una bella giornata intensa. Ho in mente una piccola intervista…
26 Agosto 2013
Una visita veloce: solo due giorni. Ma una visita che ci collega con la realtà di “Missio”, organismo pastorale della CEI, che ci sta particolarmente a cuore.
Solo due giorni per visitare il villaggio di Kapal che da pochi mesi chiede la catechesi della Chiesa cattolica, la Missione di Samine in Senegal (la più vicina alla nostra Missione di Bigene), per condividere i pasti e le dinamiche missionarie con noi missionari presenti in questo momento a Bigene (suor Merione, suor Nella ed io), celebrare la S. Messa festiva con la nostra piccola comunità, incontrare la gente del paese e i negozianti.
Due giorni sono pochi per fare un’esperienza: ma già possono maturare delle sensazioni che spesso si rivelano illuminanti per esperienze più durature. I nostri amici hanno trascorso più tempo nella Missione di Cumura, in sostegno alle importanti azioni di volontariato in quella clinica così importante per tutta la Guinea-Bissau. Ma che cosa pensano di Bigene e della sua Missione? Ecco le loro sensazioni: mi sembrano rilevanti e trasmettono la gioia, per me missionario, di essere qui a spendere la mia vita.
A Daniele Manzo (proveniente da Milano) ho chiesto: qual’è stato il tuo impatto con Bigene?
“Bigene mi sembra un paese calmo, tranquillo. Direi ordinato, come una oasi felice. Forse perché la struttura del paese assomiglia ai paesi italiani, con la strada principale dove si affacciano gli edifici più importanti. La prima sensazione è stata di gioia nel vedere questo paese”.
E l’incontro con le persone del villaggio di Kapal?
“È stato un incontro meraviglioso. Ho percepito chiaramente il grande rispetto e l’attenzione che hanno dimostrato verso di noi, arrivati all’improvviso a Kapal, senza avvertire nessuno. Ci hanno messo a nostro agio nel cercare subito le sedie più comode per farci accomodare, e poi in tanti altri piccoli segni di accoglienza. Proprio una bella gente!”.
Un’altra tua sensazione importante per te?
“Mi piace questa dinamica ecclesiale: il pastore, i catechisti che vanno a incontrare la gente nei loro villaggi. L’ho notato anche durante la S. Messa: quando il sacerdote è sceso dall’altare in mezzo ai fedeli durante l’omelia, quasi per un contatto più vero con le persone a cui dona la Parola. Conservo questa immagine di Chiesa che va verso le persone, e questo mi trasmette una sensazione molto positiva”.
A Silvia De Toffol (proveniente da Belluno) ho chiesto: cosa ti sembra della gente che hai incontrato qui?
“Siamo andati a Kapal per offrire una catechesi a quelle persone, ma sono loro che hanno fatto una catechesi a me! Nella mia vita ho percorso le tappe della fede come tanti altri giovani dell’Azione Cattolica, ma ieri ho percepito delle cose nuove per me, che mi hanno fatto molto riflettere. Come l’anziano del villaggio che non riesce più a camminare e rimane dispiaciuto per non potersi recare a piedi in chiesa a Bigene (dista 7 chilometri): mi ha fatto capire meglio l’importanza della S. Messa domenicale. Gli esempi di vita servono più di tante parole, e in quel piccolo villaggio ho trovato esempi di vita. E poi quella signora!!! Quando ci siamo presentati a tutto il villaggio, abbiamo solo detto il nostro nome. Io ho detto il mio: Silvia. E quella signora si è illuminata di gioia, ha prontamente risposto: “Mia figlia!”. Lei ha una figlia con il mio nome. La figlia vive lontano, in Senegal. Forse per motivi di studio. O di lavoro, non so. Ma come ha risposto mi ha colpito profondamente. Poteva dire “Come mia figlia”, e invece ha detto: “Mia figlia”. Mi sono sentita amata senza conoscere niente di lei: per lei ero importante solo perché ho il nome di sua figlia. È incredibile! Quando ce ne siamo andati dal villaggio mi ha voluto regalare personalmente gli ultimi mango della stagione. Ancora mi ha sorpreso ed entusiasmato. L’ho chiamata “mamma”! Ci pensavo durante la notte: un incontro così non l’ho mai avuto in Italia… Mi porterò questi mango a casa mia, sulle Dolomiti, da mangiare con i miei cari. Senza disperdere nulla del loro sapore. Hanno un gusto davvero speciale per me!”.
A Jacopo (marito di Silvia, originario di Venezia) ho chiesto: cosa ti sembra della Missione di Bigene?
“Ho avuto un impatto positivo. Sia con i missionari che con la comunità cristiana, e anche con la gente che vive qui. Le persone di Bigene sembrano più aperte rispetto alle persone di altri villaggi che abbiamo incontrato in Guinea-Bissau”.
E a riguardo dei missionari?
“Mi piace il sacerdote che va incontro alla gente, che non si vergogna di poter usare gli strumenti comodi come la casa e la macchina. Se la macchina è per aiutare le persone che vivono qui, e la casa è la necessità per vivere qui, come sto vedendo, allora penso che il Signore sia contento di questi missionari che condividono la vita di queste persone. Poi sto vedendo l’importanza dell’evangelizzazione. Certo, i missionari si impegnano per essere d’aiuto per la salute delle persone, per la scuola, per la loro vita, ma l’aiuto più importante che offrono è la possibilità del cammino che porta queste persone verso Dio, e di conseguenza la scoperta di un modo nuovo di vivere tra loro, da figli di Dio. Ritengo che questo sia importante. Aiutare queste persone a conoscere Dio.”
A Franca (proveniente da Firenze): anche se Bigene è un piccolissimo grano di sabbia nella spiaggia africana, cosa pensi dell’Africa?
“Ho una sola parola per indicare l’Africa: amore! E sono venuta in Africa per imparare questo”.
Ripartendo da Bigene, cosa ti porti?
“Il senso di accoglienza ricevuta. In Italia sei considerato a partire dai tuoi titoli, dai tuoi studi, dalla professione. Qui no. Ti senti alla pari. Tu vali perché ci sei, con il tuo volto e con il tuo nome. Il resto non è importante. Ecco: questa sensazione mi fa affermare che qui mi sento a casa. E sto bene”.
Ringraziamo i nostri amici che ci hanno visitato, e diciamo a Missio: arrivederci!
27 Agosto 2013
Scusate le spalle!!! Io sono Bacari Djoko. Sono un bambino sveglio e intelligente, e denutrito. Lo vedete voi stessi. Provengo dal villaggio di Saiam Mandinga (vicino a Saiam Balanta, dove c’è la catechesi della missione). In questo momento mi stanno togliendo tutte le “protezioni”: nel mio villaggio usano molte protezioni per i bambini, perché i grandi pensano che questi oggetti possano proteggere il corpo dei bambini dagli spiriti del male. In realtà queste protezioni, oltre a non dare nessun beneficio, a volte causano anche difficoltà nei movimenti corporei dei bambini. Andrebbero tutte eliminate…. Ma andatelo a spiegare ai nostri grandi!
Questa è la seconda volta che vengo al Centro Nutrizionale. Ho iniziato la cura due settimane fa e adesso dobbiamo verificare se le pappe hanno cominciato a dare effetto. Sono nato il 22 maggio 2012 e peso 6.040 kg. Purtroppo non sono aumentato di peso in queste due settimane. Anzi: sono calato. Joaquim e suor Nella interrogano la mia mamma per cercare di capire. La mamma dice che io ho fame, ma non riesco a digerire il cibo che prendo, e lo rimetto. Così, anche se provo a mangiare, non succede nulla.
Dopo aver parlato con la mamma, ho capito che devo tornare a casa, spiegare tutto al papà, e domani devo assolutamente andare a ricoverarmi nella clinica della Missione di Ingoré, dove sarò seguito ogni giorno da suor Romana e dai suoi assistenti. Forse ci vuole qualche piccola flebo per darmi energia. Intanto gioco con questo bellissimo pesciolino bianco e azzurro che mi hanno prestato qui. Amici che mi guardate: vi saluto. E vi ringrazio per tutto quello che fate per me. Speriamo di rivederci presto, con una bella foto in cui io appaio più forte. Ciao.
29 Agosto 2013
Sono a Bissau con don Marco che domani termina il corso di lingua e cultura locale. Poi torniamo assieme a Bigene. Oggi iniziamo ad interessarci dell’acquisto di una nuova macchina, necessaria per le evangelizzazioni nei villaggi che inizieranno a fine ottobre. Una sola macchina per due missionari non è sufficiente. Chi è stato a Bigene ricorderà bene le nostre (non) strade. Raggiungere i villaggi lontani è sempre un'impresa. Ma anche una necessità. Non solo per l'evangelizzazione, ma anche per aiutare nel trasporto degli ammalati che spesso si rivolgono a noi o alle suore per chiedere soccorso. Purtroppo solo un fuoristrada può viaggiare a Bigene. Vorrei che quanti sono stati qui confermassero che questa è una vera necessità: sei non hai un mezzo adeguato per muoverti, come fai il missionario?
Qualcuno si chiede: “E come la pagate una macchina così grande?”. Semplice: abbiamo amici che ci sostengono! E la macchina non sarà nostra personale (nel senso che, se termino la missione, la macchina rimane qui, non me la porto in Italia...), ma sarà della missione, cioè per noi e per i prossimi missionari che verranno. Io ringrazio i tanti amici che ci permettono questo acquisto. A volte sono offerte anche piccole, a volte più consistenti. Ma tutte per aiutare la missione. E una nuova macchina è solo per far crescere la missione. Grazie a tutti.
Eccoci con la nuova macchina per la Missione di Bigene, che userà Padre Marco Camiletti. Stiamo per decidere se comprarla, ma penso che sarà questa, uguale alla mia "segezia". Non lasciatevi impressionare dal nostro missionario che sembra abbia bisogno dell'aiutino di Giusi Di Girolamo per tirare fuori un sorriso decente. Di ben altri "aiutini" ci sarà bisogno per pagarla.....
Voi, che dite?
30 Agosto 2013
Grande notizia a Bigene! Se il Signore vuole, abbiamo la prima vocazione!!!! Ai prossimi giorni per raccontarvi qualcosa della sua vita. Ma una cosa ve la dico subito: lo Spirito agisce prima di noi, e nonostante noi! E non è solo la storia di questa vocazione: è la storia della Chiesa intera. Ringraziate il Signore con me.
Bigene, 12 settembre 2013
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